15 gennaio 2018 – giorno due di crociera
cose che ho imparato dal primo giorno (transitorio, in realtà) sul mondo parallelo delle crociere:
Si può mangiare QUALUNQUE cosa a qualsiasi ora in quantità smisurate. Eppure, gli americani mangeranno sempre il piatto più grasso, calorico e povero di nutrienti.
Sull’ascensore mettono il giorno della settimana perché si perde la cognizione del tempo (confermo la verità di questa percezione).
Leggere, scrivere, fare giochi mentali è roba da NON festaioli e qua è ovunque e persempre festa.
I poveri lavoratori sono gli schiavi dell’epoca contemporanea: lavorano moltissimo, devono sorridere sempre, essere cordiali e li pagano una miseria. Infatti sono quasi tutti immigrati e/o poveri diavoli. Mi dispiace farli faticare di più.
I bambini hanno delle zone tutte loro (vero-finto lunapark, piscine-gioco) che se sei abile a propinargli li risucchiano per sempre.
Gli americani si vestono male, mangiano male, urlano e poi devono correre sulla pista apposita per i malati di footing, con vento tipo bufera causato dal moto della nave e dalla bassezza del ponte.
Sono sicura che i lavoranti ci detestano tutti.
È la patria dei vizi, solo per la fornicazione si cerca di andare sul discreto: incontri per single in serie.
A un certo punto ho smesso di pensare. Complice lo stordimento da fuso orario/cibo/dormite millenarie. È una sensazione davvero buffa, mi fa sentire un animale da fattoria.
Ci si abitua troppo alla svelta a non pensare e il tempo ha una forma molto strana: elastico, fluido, senza ritegno.
L’oceano è bellissimo e starci davanti la mattina è un toccasana: blu, azzurro, vento e ancora blu.
Oltre a smettere di pensare, smetti di parlare. Anche perchè il frastuono impedisce qualunque discorso oltre i gridolini di giubilo tipici.
Le piscine sono assaltate da orde di persone, in particolare quelle idromassaggio.
I crocieristi di professione hanno cose e strategie a cui ho pensato solo dopo (perché poi?).
Tutti girano con ENORMI beveroni che poi lasciano vuoti ovunque. Si piscia ogni mezz’ora.
Si cammina per chilometri, anche se non sembra.
I vecchi sono quelli che preferisco. È pensata per loro questa esperienza.
Ti fanno pagare anche l’aria che respiri inavvertitamente di troppo.
INEBETITUDINE è il termine giusto. Sono inebetita. Molto diverso da BEATITUDINE.
Mi manca il mio micio; abbiamo concordato che qua gli animali sono dei grandi assenti. Una colonia di felini sarebbe il massimo, anche se logisticamente infattibile.
Gli americani non conoscono machiavelli (il gioco di carte). Un punto a favore, “Woah!” hanno esclamato. E giocavano a bridge. Medito di iniziarli al gioco.
Sedersi e osservare la gente è lo sport migliore del pianeta.
Mi manca micio Orfeo “MAUUFH!”.