Cominciamo dalla fine d’essere
confinata con le funi del diavolo
tra i riservati angoli alla polvere.
Cominciamo da qui, da dove non arrivo,
per fuggire sospetta dalla polizia
della mia mente; arretro
e sis-temo ogni momento
nella nicchia adatta
a prendere più luce possibile,
ingiallisce la memoria
e la morìa di collezioni
il muto consolante
decantare di spazi vuoti
in questo percorso
sal(i)to
e
io non ci sono
più.
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