In un’unità rosea
si scalda il giorno
e salta a piedi pari
nelle pozzanghere dorate.
Il meraviglioso fluire
dei capelli dell’alba
e le vicine imprecisioni
di foglie rotte, di venose mani bianche.
Mi cambio, nel primo freddo,
la nascosta imperfezione
lei, giustificata
e sonora d’ape e sciolti melliflui
mi fa scaldare
al troppo ardire
di me e te.
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