Ci sono poi quelle meteore
che rompono l’aere di cartone
e viaggiano per centomila anni luce
mi portano alieno conforto
e vibra insieme a loro la luce,
sembrano sassi e invece sono scie
cosmiche, lunghissime teorie.
Gli alberi abbattuti
e i dinosauri inceneriti
rimasti al loro passaggio
sono meglio di coperte di piume
e viscose di dolcezza.
Forse è meglio nulla
o poco meno
che un treno di parole:
il serpente pietoso
che mi morde
e gonfia barcollo
per sfebbrare
lontano da qui.
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